Lo scorso 26 febbraio 2025 è stato presentato a Bruxelles il pacchetto di proposte normative denominato Omnibus I finalizzato alla semplificazione della normativa UE in materia di sostenibilità, incluse le direttive inerenti alla rendicontazione e alla due diligence ESG.
La direttiva (UE) 2022/2464 (CSRD: Corporate Sustainability Reporting Directive) entrata in vigore il 5 gennaio 2023 e attuata in Italia dal D.Lgs. 125/2024, impone a determinate imprese la redazione del Bilancio di Sostenibilità come parte integrante del Bilancio finanziario, stabilendo nuove regole, nuove informazioni da rendicontare e nuovi standard da applicare. La normativa ha coinvolto da1 1 gennaio 2025 le grandi imprese che superano almeno 2 dei seguenti criteri dimensionali: a) 250 dipendenti; b) ricavi netti dell’esercizio finanziario superiori a 50 milioni di euro; c) totale dello stato patrimoniale alla fine dell’esercizio finanziario superiore a 25 milioni di euro.
La direttiva (UE) 2024/1760 (CSDDD: Corporate Sustainability Due Diligence Directive) è entrata in vigore il 25 luglio 2024 e gli Stati membri dell’UE hanno tempo fino al 26 luglio del 2026 per recepirla all’interno dei rispettivi ordinamenti nazionali. La CSDDD impone alle imprese obblighi di due diligence per identificare, prevenire, mitigare e ridurre gli impatti negativi sui diritti umani e sull’ambiente non solo nelle proprie attività ma lungo l’intera catena del valore. Con questa normativa, l’Unione Europea punta a contrastare pratiche dannose come sfruttamento lavorativo, lavoro minorile, perdita di biodiversità, inquinamento e distruzione degli ecosistemi.
Mentre la CSRD si concentra sull’ampliamento dell’obbligo di rendicontazione, imponendo alle aziende la pubblicazione di un bilancio di sostenibilità dettagliato, la CSDDD introduce il concetto di due diligence, ovvero “diligenza dovuta”, ponendo l’attenzione sull’intera supply chain delle aziende. La CSDDD sarà applicata progressivamente: dal 2027 le aziende con oltre 5000 dipendenti e 1.500 milioni di euro di fatturato; dal 2028 le aziende con oltre 3000 dipendenti e 900 milioni di euro di fatturato; dal 2029 le altre aziende che rientrano nell’ambito di applicazione della direttiva ovvero quelle con oltre 1000 dipendenti e 450 milioni di fatturato.
La proposta della Commissione Europea sulle misure di semplificazione delle direttive (UE) 2022/2464 (Corporate Sustainability Reporting Directive) e 2024/1760 (Corporate Sustainability Due Diligence Directive), è stata accolta dal Parlamento Europeo e approvata dal Consiglio Europeo.
La Direttiva (UE) 2025/794, entrata in vigore il 17 aprile 2025, rinvia gli obblighi di rendicontazione e due diligence delle imprese ai fini della sostenibilità.
Gli Stati membri devono recepire la direttiva entro il 31 dicembre 2025, adottando le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative necessarie.
In particolare, la Direttiva rinvia di due anni gli obblighi di rendicontazione di sostenibilità previsti dalla CSRD (Direttiva UE 2022/2464) e di un anno il termine di recepimento e la prima fase di applicazione della CSDDD (Direttiva UE 2024/1760).